Abbiamo acquedotti ormai colabrodo insomma, che preannunciano, ferme le attuali condizioni climatiche, quello che ci troveremo ad affrontare tra qualche settimana.
Il PNRR mette a disposizione risorse attraverso il bando "Procedure per la presentazione delle proposte per interventi finalizzati alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua…”.
Una prima risposta, importante, da non sprecare, ma che richiede una programmazione regionale molto attenta.
La Cgil Abruzzo Molise, in occasione della giornata mondiale dell’acqua, ha sollecitato la Regione Abruzzo al confronto.
Non bastano i pur necessari interventi strutturali per trattenere l’acqua sul territorio, occorre anche definire l’utilizzo migliore di una risorsa vitale per esempio mettendo a sistema il riutilizzo delle acque reflue depurate.
Diventa urgente definire un approccio circolare per una gestione della risorsa idrica più equa, razionale e sostenibile coinvolgendo il settore urbano, civile, industriale e agricolo.
Occorre cioè rendere efficiente il funzionamento del ciclo idrico integrato, separare le reti fognarie, investire sullo sviluppo di sistemi depurativi innovativi e con tecniche alternative; occorrono misure di incentivazione e defiscalizzazione in tema idrico come avviene per gli interventi di efficientamento energetico; occorre prevedere l’obbligo di recupero delle acque piovane e l’ installazione di sistemi di risparmio idrico e il recupero della permeabilità in ambiente urbano; utilizzare i Criteri Minimi Ambientali nel campo dell’edilizia per ridurre gli sprechi; implementare i sistemi di recupero e riutilizzo delle acque; favorire il riutilizzo dell’acqua nei cicli industriali e garantire un servizio di depurazione dedicato per una migliore qualità dell’acqua di scarico.
Con le risorse del PNRR si inizia appena a risanare ma il lavoro progettuale sull’acqua deve essere ancora impostato e sta alla Regione farlo.