Salute - Spi Cgil Abruzzo Molise http://www.spicgilabruzzomolise.it Thu, 28 Mar 2024 11:55:41 +0000 Joomla! - Open Source Content Management it-it Sanità Valle Peligna e di montagna montagna: la ASL batta un colpo!!! http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/sanita-valle-peligna-e-di-montagna-montagna-la-asl-batta-un-colpo.html http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/sanita-valle-peligna-e-di-montagna-montagna-la-asl-batta-un-colpo.html Sanità Valle Peligna e di montagna montagna: la ASL batta un colpo!!!
La Lega dei Pensionati CGIL Area Peligna si associa alla denuncia del Sindaco di Scanno e di tutta la comunità 

politica e sociale del paese in merito alle carenze dell'assistenza sanitaria locale.

La dura realtà sta a confermare, qualora ce ne fosse bisogno, che anni di tagli e ottimizzazioni hanno portato ad un drastico ridimensionamento dei servizi pubblici essenziali, a partire dalla rete sanitaria territoriale, ledendo il diritto costituzionale di garantire a tutti un servizio pubblico e universale a prescindere dalle condizioni economiche individuali, di nascita e di residenza. A pagarne le spese, in questi ultimi anni, sono state le realtà più disagiate, private di servizi essenziali e di pronto riferimento e assistenza per i cittadini: guardie mediche nelle realtà di montagna, Ambulanze H24 e tanto altro ancora.

A nulla è servita la lezione del Covid che ha concretamente evidenziato le carenze della medicina territoriale e di prossimità, formali si stanno rivelando i proclami e gli impegni relativi al rafforzamento dell'assistenza sanitaria e sociale territoriale. A pagarne le conseguenze, come sempre, sono le realtà più decentrate e di montagna come Scanno e aggiungiamo anche Campo Di Giove. Realtà che vedono la presenza di una popolazione anziana oltre i 65 anni superiore di oltre un terzo della popolazione residente, con indici di vecchiaia di gran lunga superiori alla media nazionale e regionale. Centri che per la loro bellezza naturalistica e paesaggistica rappresentano dei fiori all'occhiello per il nostro territorio, la regione Abruzzo e oltre, perle per il turismo estivo e montano.

La carenza dei servizi, in particolare dell'assistenza medica e sanitaria, rappresenta un detrattore territoriale negativo che indebolisce le politiche di promozione e sviluppo turistico dei territori montani, in questo caso di Scanno, una delle località più rinomate d'Abruzzo. Un paese che già nel 2019 è rimasto sconvolto per la morte di un 75 enne per l'assenza di un'assistenza sanitaria rapida e risolutiva.

Torniamo nuovamente a ripetere che non può essere la logica dei soli "numeri" a determinare il destino di un territorio e la presenza al proprio interno di servizi essenziali e determinanti per la sua qualificazione e attrattività. A maggior ragione quando parliamo di un'Area Territoriale come quella della Valle Peligna, vasta, montana, orograficamente particolare e con una viabilità difficile.

Ribadiamo che grave è la responsabilità di aver consentito in questi ultimi anni, nella nostra Regione, che realtà a pochissima distanza fra loro possono godere di servizi e presidi in quantità e qualità, mentre alle nostre comunità è stato negato di avere gli stessi diritti.

Come Lega SPI-CGIL Lega Area Peligna ci sentiamo impegnati in questa battaglia per il rafforzamento della medicina e assistenza territoriale, in particolare per l'attuazione degli impegni derivanti dal PNRR per un nuovo ruolo dei Distretti come da DM 77/2022 e la realizzazione delle Case di Comunità, Ospedali di Comunità, COT, etc, che hanno proprio l'obiettivo di garantire a tutti i cittadini equità e uniformità di assistenza e cure.

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l.delpapa@abruzzo.cgil.it (Redazione SPI CGIL L'Aquila) Salute Mon, 03 Apr 2023 19:35:35 +0000
La "Carovana dei Diritti" a Pescasseroli (AQ) http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/la-carovana-dei-diritti-a-pescasseroli-aq.html http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/la-carovana-dei-diritti-a-pescasseroli-aq.html La "Carovana dei Diritti" a Pescasseroli (AQ)
Si è tenuta stamattina a Pescasseroli la manifestazione della Carovana dei Diritti della Cgil della Provincia dell’Aquila. Hanno preso parte all’evento cittadine e cittadini, i sindaci di Pescasseroli, Opi, Villetta…

Tutte e tutti con l’intento di ribadire la necessità di una immediata soluzione al ripristino del servizio del 118 con medico a bordo e la riattivazione del Servizio di Continuità Assistenziale Stagionale nelle Località Turistiche.

"Parliamo di un comprensorio, quello del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, – dicono in un comunicato Francesco Marrelli segretario provinciale Cgil, Anthony Pasqualone Fp-Cgil e Orante Venti Spi-Cgil – che esprime anche una esigenza sanitaria legata alla sua vocazione turistica, con una importante presenza di turisti, appassionati della montagna e della natura. Un comprensorio che ha subito, come molte altre realtà del nostro territorio, un forte spopolamento dovuto anche alla provvisorietà dei servizi essenziali quali quelli sanitari che, di fatto, priva un’intera comunità del diritto alla salute ed alla cura.

Continuiamo a vivere una emergenza dentro l’emergenza, non solo la pandemia, ma anche la strutturale carenza di servizi sanitari rivolti alla popolazione soprattutto nelle aree più fragili della nostra provincia. Si parla da mesi delle risorse del Pnrr come grande opportunità per risolvere i problemi generati dalla pandemia, finalizzate a superare le tante disuguaglianze, ma tutto ciò rischia di essere vanificato dall’assenza di programmazione e di interventi strutturali, che possano realmente riconsegnare fiducia e benessere alle cittadine ed ai cittadini, con l’intento di soddisfare almeno i bisogni primari.

La Cgil ha ribadito la necessità di più servizi e lavoro e meno liberismo per uscire dale difficoltà La falsa retorica delle millantate virtù neoliberiste per cui al mercato è assegnato il compito di regolare la vita degli individui ha comportato un continuo arretramento dello Stato e del sistema pubblico dei servizi essenziali, dimenticando i tanti bisogni espressi dalle nostre comunità. Solo la presenza dello Stato nelle sue diverse articolazioni può garantire l’erogazione di servizi rivolti alla collettività, diffusi ed uguali per tutti e tutte.

Per uscire dalla crisi economica e sociale bisogna ripartire dai bisogni della popolazione, trovare le dovute soluzioni ai problemi e ricostruire un sistema di fiducia verso le istituzioni che sono chiamate con responsabilità a programmare i necessari interventi sui territori, partendo dal sistema sanitario, scuola e trasporti.

Le nostre comunità meritano rispetto, ma meritano soprattutto un progetto socio-economico-culturale, un contratto sociale territoriale, che restituisca loro la prospettiva di un vivere dignitoso e il più possibile vicino a quello di chi vive nei più grandi centri abitati.

La giornata di oggi è l’espressione dei bisogni che vogliamo rappresentare, rimettendo al centro della discussione istituzionale e politica i territori e le legittime richieste che da essi provengono. Maggiori servizi, potenziamento di quelli esistenti, accesso alla mobilità ed all’istruzione, infrastrutture materiali ed immateriali, fiscalità di vantaggio, occupazione stabile e di qualità, tutela e salvaguardia dell’ambiente sono i temi da cui vogliamo ripartire per invertire una inesorabile tendenza allo spopolamento delle nostre aree montane e per riconsegnare dignità e diritti alle persone".

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l.delpapa@abruzzo.cgil.it (Redazione SPI CGIL L'Aquila) Salute Fri, 28 Jan 2022 19:56:00 +0000
Assenza del medico del 118 a Pescasseroli (AQ) http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/assenza-del-medico-del-118-a-pescasseroli-aq.html http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/assenza-del-medico-del-118-a-pescasseroli-aq.html Assenza del medico del 118 a Pescasseroli (AQ)
Comunicato di Cgil, Spi e FP L'Aquila. L’erogazione dei servizi sanitari delle aree interne e più marginali continua ad essere uno dei tanti nodi irrisolti della nostra provincia.

Il comune di Pescasseroli è ancora carente del medico di postazione del 118; questo costringe una intera comunità all’assenza di un servizio fondamentale che garantisce un adeguato intervento in caso di emergenza o di urgenza.

Parliamo di un comprensorio, quello del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, che esprime anche una esigenza sanitaria legata alla sua vocazione turistica, con una importante presenza di turisti, appassionati della montagna e della natura. Un comprensorio che ha vissuto in questi anni un inesorabile spopolamento al pari di altre realtà del nostro territorio, dovuto anche dalla provvisorietà dei servizi essenziali quali quelli sanitari che, di fatto, priva un intera comunità del diritto alla salute ed alla cura.

Continuiamo a vivere una emergenza dentro l’emergenza non solo la pandemia ma anche la strutturale carenza di servizi sanitari rivolti alla popolazione soprattutto nelle aree più fragili della nostra provincia.

Si parla da mesi delle risorse del PNRR come soluzione a tutti i problemi generati dalla pandemia, finalizzate a superare le tante disuguaglianze, ma tutto ciò rischia di essere vanificato dall’assenza di programmazione e di interventi strutturali, che possano realmente riconsegnare fiducia e benessere alle cittadine ed ai cittadini, con l’intento di soddisfare almeno i bisogni primari.

Per restituire dignità alle nostre comunità è inutile ricorrere ancora a millantate virtù neoliberiste per cui al mercato è assegnato il compito di regolare la vita degli individui, a prescindere dai bisogni che questi esprimono. Solo la presenza dello Stato nelle sue diverse articolazioni può garantire l’erogazione di servizi essenziali, diffusi ed uguali per tutti e tutte. E’ lo Stato che deve servire la collettività. Per uscire dalla crisi economica e sociale bisogna ripartire dai bisogni della popolazione, trovare le dovute soluzioni ai problemi e ricostruire un sistema di fiducia verso le istituzioni che sono chiamate con responsabilità a programmare i necessari interventi sui territori, partendo dal sistema sanitario, scuola e trasporti.

Le nostre comunità meritano rispetto, ma meritano soprattutto un progetto socio-economico-culturale, un contratto sociale territoriale, che restituisca loro la prospettiva di un vivere dignitoso e il più possibile vicino a quello di chi vive nei più grandi centri abitati. Non è accettabile che dopo mesi un intero comprensorio sia sprovvisto del medico del 118.

Per questa ragione nei prossimi giorni saremo presenti nel comune di Pescasseroli con il progetto della Carovana dei Diritti per denunciare questa grave mancanza e per chiederne una soluzione immediata e strutturale.

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l.delpapa@abruzzo.cgil.it (Redazione SPI CGIL L'Aquila) Salute Fri, 31 Dec 2021 05:54:26 +0000
Tornimparte (AQ). Medicina del territorio tra burocrazia e inefficienze http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/tornimparte-aq-medicina-del-territorio-tra-burocrazie-e-inefficienze.html http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/tornimparte-aq-medicina-del-territorio-tra-burocrazie-e-inefficienze.html Tornimparte (AQ). Medicina del territorio tra burocrazia e inefficienze
Orante Venti, Francesco Marrelli e Anthony Pasqualone, rispettivamente segretari provinciali dello Spi Cgil, della Cgil e della Fp Cgil denunciano i disservizi del distretto sanitario di Tornimparte.

Il Comunicato.

Apprendiamo con sconcerto e disappunto, dagli utenti afferenti al Distretto Sanitario di Base di Tornimparte che, in maniera costante e ripetuta, si verificano delle interruzioni delle attività sanitarie a seguito di continui malfunzionamenti della rete di connessione della ASL 1.

Tali eventi continuano a generare confusione e disagio in capo alla popolazione residente in detto territorio ed in particolare l'impossibilità di prenotazioni di prestazioni sanitarie (pagamento ticket e accettazione dei prelievi), l'impossibilità di effettuare i prelievi, il ritiro dei referti e tutte le attività di competenza del Distretto.

Le uniche risposte che pervengono agli utenti, sono quelle fornite dall'incolpevole personale addetto agli sportelli, costretto a dover gestire l'esasperazione incessante di chi ha semplicemente bisogno di assistenza e cura; risposte che dovrebbero invece pervenire da parte dei Responsabili della ASL.

Va evidenziato che si tratta, per lo più di cittadini e cittadine prettamente anziane, soggetti fragili con legato alla mobilità, senza dimenticare le criticità socio economiche che molte famiglie stanno attraversando anche a seguito della pandemia.

Questa vicenda pone di nuovo all'attenzione i bisogni di servizi essenziali delle comunità delle aree interne; è infatti inaccettabile che, al giorno d'oggi, un servizio essenziale venga interrotto a seguito della mancanza di connessione.

Si discute quotidianamente, ad ogni livello istituzionale, della implementazione della Sanità e di prossimità, ma la realtà dei fatti, nei nostri territori, è ben diversa dalla storia della narrazione; chiediamo pertanto una immediata soluzione, ripristinando la funzionalità del Distretto di Base, anche attraverso una sinergia tra il Comune di Tornimparte, quale il ha espresso già la propria disponibilità a ricercare una soluzione, e la stessa ASL.

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l.delpapa@abruzzo.cgil.it (Redazione SPI CGIL L'Aquila) Salute Tue, 08 Jun 2021 15:13:28 +0000
Vaccinazione domiciliare anti-covid: lo Spi Cgil L'Aquila denuncia gravi ritardi http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/gravi-ritardi-nella-vaccinazione-domiciliare-anti-covid-la-denuncia-dello-spi.html http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/gravi-ritardi-nella-vaccinazione-domiciliare-anti-covid-la-denuncia-dello-spi.html Vaccinazione domiciliare anti-covid: lo Spi Cgil L'Aquila denuncia gravi ritardi
Il 12 aprile scorso il sindaco Pierluigi Biondi ha annunciato alla stampa di aver ricevuto comunicazione ......

dal Direttore Generale della ASL1, Roberto Testa, che dal giorno successivo sarebbero iniziate le vaccinazioni COVID per L’Aquila, Sulmona ed a seguire Avezzano.

Al momento, però, il percorso vaccinatorio a domicilio è in grave ritardo.  Questo comporta notevoli disagi agli utenti ed alle famiglie che hanno la sfortuna di avere familiari non in grado di raggiungere i centri predisposti per le vaccinazioni.

È palese che anche a fronte di una corretta organizzazione, le carenze sono strutturali perché le vaccinazioni a domicilio presuppongono la presenza di autoambulanza nelle vicinanze del domicilio ed in ogni caso una struttura medica dedicata.

In ogni caso ancora una volta emergono le conseguenze di scelte di abbandono della medicina territoriale a favore della medicina privata e dei grandi centri ospedalieri. Se poi si considera che queste disfunzioni interessano le parti più deboli della popolazione e le loro famiglie, l'affondo, "è necessario che la ASL1 a livello locale, la Regione Abruzzo e la struttura nazionale del Ministero della Sanità si adoperino per garantire ed accelerare un corretto percorso di vaccinazione".

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l.delpapa@abruzzo.cgil.it (Redazione SPI CGIL L'Aquila) Salute Mon, 26 Apr 2021 11:51:29 +0000
Sulmona 8 febbraio 2021 Manifestiamo ...... insieme per la Salute http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/sulmona-8-febbraio-2021-manifestiamo-insieme-per-la-salute.html http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/sulmona-8-febbraio-2021-manifestiamo-insieme-per-la-salute.html Sulmona 8 febbraio 2021 Manifestiamo ...... insieme per la Salute
Grande soddisfazione per la partecipazine alla manifestazione! Il comunicato di CGIL, FP CGIL, SPI CGIL, FILCAMS CGIL, NIDIL CGIL – L’AQUILA. 

Esprimiamo grande soddisfazione per la partecipazione alla odierna manifestazione tenutasi innanzi l’Ospedale dell’Annunziata di Sulmona che ha visto l’adesione di Sindaci, Partiti Politici, associazioni, cittadine, cittadini e lavoratrici e lavoratori che con noi rivendicano un Servizio Sanitario Pubblico efficace, efficiente di prossimità vicino ai bisogni del territorio.

Tutti i partecipanti, nel riconoscere l’importante lavoro svolto dal personale della Sanità, hanno però protestato contro il senso di abbandono da parte dei vertici della ASL e dalla Politica Regionale durante tutto il periodo di Emergenza sanitaria che ha colpito le nostre comunità.

Abbandono e disinteresse che si abbatte sul territorio Peligno Sangrino ormai da più di un decennio e che vede nella paventata chiusura del Punto Nascita di Sulmona uno dei tanti effetti delle scellerate scelte politiche dei tagli lineari.

E’ necessario uscire dalle logiche di bilancio e restituire tramite nuovi investimenti il giusto slancio per la ripresa dei servizi essenziali.

E’ necessaria la riqualificazione dell’Ospedale Peligno in DEA di I livello affinché ci sia una inversione di tendenza della progressiva compressione dei servizi e, dunque, della diminuzione delle prestazioni sanitarie causata esclusivamente dalla carenza del personale e dall’accorpamento di UU.OO.

Ad oggi la Politica Regionale ancora non attua il piano della riorganizzazione della rete ospedaliera, né tantomeno ha avviato il potenziamento della rete di assistenza socio sanitaria territoriale.

Chiediamo immediatamente alla Regione Abruzzo ed alla ASL di provvedere alla programmazione dei necessari interventi in termini di personale e strumentazione ed un immediato provvedimento del mantenimento e potenziamento del Punto Nascita, assumendosi, finalmente, la responsabilità di una scelta a tutela della collettività.

Chiediamo alla stessa Regione la riqualificazione del Nosocomio Peligno in Ospedale di I Livello.

Queste sono le priorità per poter riconsegnare la necessaria dignità alle persone che vivono nei nostri territori e che non meritano il protrarsi di una condizione di incertezza riguardo la garanzia delle prestazioni sanitarie. Il miglioramento delle prestazioni sanitarie passa attraverso la riorganizzazione finalizzata al soddisfacimento dei bisogni delle nostre comunità, ed è urgente, pertanto, l’integrazione delle prestazioni Ospedaliere e Territoriali per la definizione di un sistema socio sanitario oggi carente.

Per tale finalità è necessario istituire immediatamente le CASA della SALUTE.

La Politica Regionale e locale, anche attraverso il Comitato ristretto dei Sindaci, ha l’onere di ascoltare le proposte del Territorio a partire dall’implementazione del personale necessario, del mantenimento del Punto Nascita e della riqualificazione del Nosocomio Peligno in HUB di I Livello esercitando il ruolo a loro demandato.

Ad oggi siamo in attesa di conoscere le valutazioni del Comitato stesso rispetto alla programmazione sanitaria aziendale, con particolare riguardo agli interventi necessari al rilancio del Sistema Sanitario Pubblico.

Il vero rilancio del Sistema Sanitario non può che passare per l’assunzione di personale: è inammissibile che da anni non vengano espletate procedure concorsuali, tale condizione fa si che ormai da troppo tempo alcuni servizi e reparti “chiudono per ferie” nei periodi estivi.

Riteniamo assurdo, inoltre, che l’Ospedale di Sulmona, così come quello di Castel di Sangro, vedano il passaggio di personale a tempo determinato che sistematicamente viene dirottato in altri luoghi generando ulteriori contrazioni di attività e servizi e, peggiorando, nel contempo, le condizioni di lavoro del personale in servizio; così come è inammissibile che ad oggi in tutto il territorio Peligno sia presente soltanto un Primario.

Torniamo a ribadire la necessità di un’immediata inversione di tendenza che riconsegni le dovute tutele in termini di salute anche attraverso un rinnovato protagonismo delle aree interne che, costituendo la parte più consistente dell’intera provincia, deve rappresentare una opportunità di rilancio e di sviluppo. La retorica della narrazione delle aree interne in termini di fragilità e mai di risorsa, non può più essere l’unico atteggiamento della politica verso la parte di maggior impatto sociale e di maggior bellezza del nostro territorio provinciale. E’ necessario che le aree interne escano dallo stato di abbandono a cui sono state condannate e diventino risorsa e patrimonio attraverso la valorizzazione delle specificità locali e attraverso il rafforzamento delle azioni politiche nei settori fondamentali: Lavoro, Sanità, Istruzione, Trasporti ed Ambiente.

Basta a proclami e passerelle, basta a divisioni per interessi meramente elettoralistici, e’ necessario ricostruire il senso di appartenenza alla comunità, a partire dai servizi pubblici essenziali.

E’ necessario l’impegno alla difesa degli interessi collettivi e dei beni comuni.

Dopo le denunce, ci sono le manifestazioni e dopo le manifestazioni ci sono le azioni democratiche. La situazione è di tale gravità che non c’è più tempo da perdere. Ora servono fatti concreti ed atti di coraggio.

Se parliamo di fare il possibile, sono capaci tutti. Il compito della politica è pensare l’impossibile. Solo se pensi l’impossibile hai la misura di quello che puoi cambiare». (Pietro Ingrao)

Sulmona 8 febbraio 2021 

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l.delpapa@abruzzo.cgil.it (Redazione SPI CGIL L'Aquila) Salute Mon, 08 Feb 2021 16:55:46 +0000
Avezzano (AQ) Manifestiamo insieme per la salute http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/avezzano-aq-manifestazione-per-la-salute.html http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/avezzano-aq-manifestazione-per-la-salute.html Avezzano (AQ) Manifestiamo insieme per la salute
La manifestazione indetta dalla Cgil dell'Aquila, unitamente alle categorie dei pensionati e pensionate Spi Cgil, delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici FP Cgil, atipici Nidil Cgil, terziario Filcams Cgil, ha…

Di seguito il testo integrale del comunicato diffuso dopo la manifestazione.

La CGIL della Provincia dell’Aquila esprime grande soddisfazione per l’interesse riscosso dalla mobilitazione di oggi tenutasi davanti l’Ospedale di Avezzano. Al nostro fianco, in questo momento difficile, abbiamo avuto la presenza di lavoratrici e lavoratori, di Sindaci e amministratori della Marsica, partiti politici del territorio, giornalisti, associazioni e rappresentanti della società civile, tutti insieme a difesa della salute pubblica e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

Insieme a noi, tutti i presenti, hanno voluto riconoscere la preziosa attività svolta dal personale della Sanità, dimostrare alla Dirigenza della ASL che nessuno può addossare ad altri le proprie responsabilità e affermare con forza che l’interesse pubblico deve essere amministrato in difesa e nella garanzia dei diritti sanciti dalla nostra Carta Costituzionale. Salute, sicurezza, dignità, libertà di pensiero e di espressione sono principi inviolabili a cui lo Stato, in ogni sua diramazione, deve garantire l’esercizio e la tutela.

C’è un momento per decidere e uno per agire, ma i vertici della ASL hanno preferito alzare i toni della polemica e minacciare dipendenti e giornalisti, piuttosto che riconoscere le carenze e mettervi rimedio, come l’emergenza richiede.

Lavoratrici e lavoratori, che rischiano la propria vita per salvare quella degli altri, non hanno bisogno di testimoniare la propria lealtà nei confronti del sistema sanitario, perché lo fanno quotidianamente attraverso il loro lavoro a favore della collettività, svolto con abnegazione, senso di responsabilità, sacrificio. Altri preferiscono, invece, mettere avanti il tema dell’interesse aziendale e dei conti economici e comportarsi da “padroni della cosa pubblica”, spesso sostituendo l’arroganza alla competenza.

La cronaca quotidiana, a differenza delle narrazioni, ci racconta che ci sono persone che soffrono perché malate e non trovano più la cura perché le strutture sanitarie non sono più in grado di dare risposte ai bisogni dei cittadini e delle cittadine. Troviamo assurdo ed inumano che si sia dovuto scegliere tra l’emergenza e la medicina quotidiana, lasciando la gente senza prevenzione, senza cura e senza prospettiva immediata. E questo, che definiamo il gioco delle tre carte, nonostante l’impegno quotidiano degli operatori e delle operatrici che ogni giorno affrontano sul campo le differenti emergenze.

Infatti, con la Sanità al collasso, nonostante i proclami sulle azioni intraprese dalla ASL1, assistiamo quotidianamente a caotiche iniziative senza una vera programmazione ed una strategia adeguata per affrontare sia lo stato emergenziale che tutte le attività ordinarie. Carenza di personale che determina anche incapienza di posti letto, carenza di dispositivi di protezione individuale, assenza di percorsi sporco/pulito, difficoltà nell’esecuzione dei tamponi e, quindi, delle conseguenti operazioni di tracciamento segnano uno scenario catastrofico che tale sembra rimanere, in assenza di una regia consapevole ed efficiente.

In questi mesi di grande incertezza non si è fatto nulla per gestire l’emergenza con le dovute attività di programmazione, nonostante in primavera i casi di contagio fossero molto al di sotto della media nazionale e nonostante tutto il periodo estivo durante il quale si sarebbe dovuto agire per non farsi trovare impreparati ad affrontare la seconda ondata in maniera adeguata.

C’è stato un tempo tecnico per fare le assunzioni di nuovo personale e dare una nuova spinta alla sanità pubblica. Si è preferito invece portare avanti discussioni di metodo e pretendere di soffocare il dissenso con minacce e provocazioni.

Alla luce di quanto sopra esposto ed in previsione di quella che tutta la comunità scientifica annuncia come una terza ondata, è determinante oggi agire con assunzione immediata di nuovo personale in tutte le categorie professionali e garantire loro contratti adeguati, sia nella durata che nelle tutele.

E’ necessario definire una volta per tutte ed in maniera certa la rete ospedaliera COVID e non COVID. E’ basilare potenziare l’attività territoriale e di prevenzione, potenziare la capacità di esecuzione e processazione dei tamponi al fine di ottenere un razionale tracciamento della catena dei contatti e non ripercorrere le stesse tragedie già vissute nella seconda ondata. E’ necessario, oggi, ricostruire un nuovo patto che abbia la finalità di rilanciare concretamente un adeguato sistema sanitario pubblico finalizzato a soddisfare i bisogni delle persone.

Ci sia di insegnamento ciò che è accaduto nel passato e che rimanga a noi nella memoria per non ripetere gli errori e l’immane tragedia che ha attraversato tutti i nostri territori.

Dopo le denunce, ci sono le manifestazioni e dopo le manifestazioni ci sono le azioni democratiche. La situazione è di tale gravità che non c’è più tempo da perdere. Ora servono fatti concreti ed atti di coraggio.

 
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l.delpapa@abruzzo.cgil.it (Redazione SPI CGIL L'Aquila) Salute Fri, 18 Dec 2020 17:11:31 +0000
Vaccino antinfluenzale: lo Spi Cgil L'Aquila denuncia ritardi http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/vaccino-antinfluenzale-lo-spi-cgil-l-aquila-denuncia-ritardi.html http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/vaccino-antinfluenzale-lo-spi-cgil-l-aquila-denuncia-ritardi.html Vaccino antinfluenzale: lo Spi Cgil L'Aquila denuncia ritardi
Il comunicato della Segreteria pubblicato su vari organi di stampa. "Questo è il periodo in cui si presentano le consuete influenze stagionali, per fare in modo che non si sommino al…

La Regione Abruzzo per insipienza, per incapacità o per altro ha ordinato i vaccini in ritardo rispetto alle altre regioni, quindi per gli abruzzesi le vaccinazioni sono iniziate con circa 15 giorni di ritardo.

Evidentemente le dosi arrivate sono insufficienti perchè continuano ad arrivare alla scrivente Organizzazione Sindacale numerose segnalazioni da parte di pensionati, iscritti e non, che non trovano disponibilità presso i medici di famiglia ed anche da tanti cittadini che non trovano i vaccini antinfluenzali da acquistare nelle singole farmacie.

In altre regioni, pur in presenza di difficoltà a livello nazionale si è provveduto per tempo a procurarsi le scorte necessarie alle vaccinazioni delle categorie protette.

La situazione di estrema emergenza, dovuta all’aggravarsi della pandemia, avrebbe dovuto sollecitare gli organismi preposti della Regione Abruzzo a mettere in atto tutte le iniziative per garantire il diritto alla salute dei cittadini abruzzesi.

In particolare, le categorie più deboli, anziani e bambini, sono le più esposte alle influenze stagionali e la vaccinazione è uno degli elementi utili ad isolare soggetti positivi al Covid da quelli normalmente influenzati, evitando allarmismi ed ulteriori intasamenti delle strutture sanitarie.

Molto probabilmente chi governa la regione Abruzzo è in questo periodo molto più impegnata a risolvere problemi legati a beghe politiche interne alla maggioranza, che a porre la dovuta attenzione alla salute dei cittadini."

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l.delpapa@abruzzo.cgil.it (Redazione SPI CGIL L'Aquila) Salute Fri, 23 Oct 2020 13:55:46 +0000
Sulmona Ospedale SS. Annunziata: la mobilitazione continua http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/sulmona-ospedale-ss-annunziata-la-mobilitazione-continua.html http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/sulmona-ospedale-ss-annunziata-la-mobilitazione-continua.html Sulmona Ospedale SS. Annunziata: la mobilitazione continua
I servizi sanitari pubblici sono un diritto inalienabile previsto dalla nostra Costituzione. 

Negare tali servizi alle fasce più deboli della popolazione, di cui gli anziani sono parte integrante, è in contrasto con la Legge più importante del nostro Paese ed è non solo immorale, ma anche fonte di pesanti diseguaglianze e discriminazioni.

La pandemia da Covid 19 ha messo in evidenza tutti i limiti dell’autonomia regionale in tema di sanità ed ha dimostrato l’inadeguatezza di venti diversi sistemi sanitari regionali, una parcellizzazione che nei fatti si è tradotta in un impoverimento della sanità pubblica e territoriale a favore della sanità privata.

Il comportamento spesso negazionista dei disagi e delle carenze da parte della ASL 1 conferma se ce ne fosse bisogno, questa valutazione. Come SPI CGIL non staremo più ad aspettare improbabili tavoli di confronto, ci mobilitiamo, il primo luglio a L'Aquila, oggi a Sulmona, nei prossimi giorni ad Avezzano e Castel di Sangro nell’interesse dei pensionati, degli anziani e di tutti i cittadini della Provincia.

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l.delpapa@abruzzo.cgil.it (Redazione SPI CGIL L'Aquila) Salute Fri, 10 Jul 2020 18:18:19 +0000
L'Aquila Ospedale San Salvatore: presidio per una Sanità pubblica e universale http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/l-aquila-ospedale-san-salvatore-presidio-per-una-sanita-pubblica-e-universale.html http://www.spicgilabruzzomolise.it/l-aquila1/attivita/salute/l-aquila-ospedale-san-salvatore-presidio-per-una-sanita-pubblica-e-universale.html L'Aquila Ospedale San Salvatore: presidio per una Sanità pubblica e universale
I servizi sanitari pubblici sono un diritto inalienabile previsto dalla nostra Costituzione. Negare tali servizi alle fasce più deboli della popolazione, di cui gli anziani sono parte integrante, è in…

Le aree interne abbandonate al loro destino, i medici di base trasformati in ricettificio, i presidi di prenotazione, nei comuni limitrofi, chiusi e/o mal funzionanti, si aggiungono alle croniche carenze dell’Ospedale San Salvatore che dovrebbe essere il fulcro della sanità nella nostra provincia. Lunghe liste di attesa per accertamenti o visite specialistiche, problemi di prenotazione degli stessi ricadono in particolare sugli anziani. Sono ricorrenti le file interminabili al CUP di L’Aquila con disagi per gli utenti in attesa all’aperto nella prossimità degli uffici.

E purtroppo bisogna constatare che tali carenze non sono dovute alla situazione emergenziale post Covid, ma come segnalato costantemente e ripetutamente dalla CGIL, sono da attribuire a mancata programmazione degli organici, da disorganizzazione e non ultimo, ad affidamento a soggetti esterni, di funzioni importanti quali il sistema di prenotazione.

Il Sindacato Pensionati della CGIL, ha denunciato con manifestazioni, volantinaggi e comunicati stampa la situazione, ma la governance della ASL 1 è sempre stata restia ad affrontare seriamente le problematiche da noi segnalate.

Già il 12 luglio 2019 il Coordinamento Donne dello SPI CGIL Provincia di L’Aquila, ha protestato contro l’interruzione dello screening mammografico e contro i ritardi delle prestazioni dovute alle lungaggine delle liste di attesa e per rivendicare il diritto ad una medicina di genere, nella convinzione che uomini e donne hanno corpi diversi, con diversa sensibilità alle patologie e che quindi necessitano di terapie differenti.

La pandemia da Covid 19 ha messo in evidenza tutti i limiti dell’autonomia regionale in tema di sanità ed ha dimostrato l’inadeguatezza di venti diversi sistemi sanitari regionali, una parcellizzazione che nei fatti si è tradotta in un impoverimento della sanità pubblica e territoriale a favore della sanità privata. Il comportamento spesso negazionista dei disagi e delle carenze da parte della ASL 1 conferma se ce ne fosse bisogno, questa valutazione.

Come SPI CGIL non staremo più ad aspettare improbabili tavoli di confronto, da oggi ci mobilitiamo, ora all’ospedale di L’Aquila, nei prossimi giorni ad Avezzano e Sulmona nell’interesse dei pensionati, degli anziani e di tutti i cittadini della Provincia.

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l.delpapa@abruzzo.cgil.it (Redazione SPI CGIL L'Aquila) Salute Wed, 01 Jul 2020 17:05:55 +0000