Rassegna Stampa - Spi Cgil Abruzzo Molise http://www.spicgilabruzzomolise.it Fri, 29 Mar 2024 14:19:52 +0000 Joomla! - Open Source Content Management it-it La rinascita di una comunità e la testimonianza del suo sindaco http://www.spicgilabruzzomolise.it/molise/rassegna-stampa/la-rinascita-di-una-comunita-e-la-testimonianza-del-suo-sindaco.html http://www.spicgilabruzzomolise.it/molise/rassegna-stampa/la-rinascita-di-una-comunita-e-la-testimonianza-del-suo-sindaco.html La rinascita di una comunità e la testimonianza del suo sindaco
intervista di Maria Rosaria La Morgia a Lino Gentile Sindaco di Caste del Giudice (IS) Delegato Anci Aree Interne.

Pubblicata il primo maggio 201 su Dialoghi Mediterranei periodico bimestrale dell'Isituto euroarabo di Mazara del Vallo. 

Nel cuore delle montagne molisane, Castel del Giudice spicca nel verde dei boschi, vicino al fiume Sangro, al confine con l’Abruzzo. Un paese dell’Appennino, emblema di quelle aree interne spopolate ma capaci non solo di resistere bensì di rinascere. Una rinascita nata dall’alleanza tra amministrazione comunale e cittadini, quei pochi che erano rimasti quando Lino Gentile, dottore commercialista, è diventato sindaco alla vigilia del 2000. Tra i suoi primi atti ci fu la convocazione di un’assemblea cittadina per proporre di trasformare il palazzo che ospitava le scuole, materna ed elementare, chiuse per mancanza di alunni, in residenza per anziani e per disabili. È stato quello il punto di partenza per un’inversione di rotta. Poi sono arrivati il meleto biologico, grazie al recupero di terreni incolti e di colture autoctone, e l’albergo diffuso che ha trasformato decine di stalle cadute in disuso in hotel. In una intervista di qualche anno fa il sindaco ha detto «Abbiamo pensato di trasformare le debolezze in punti di forza». continua a leggere

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loretta.delpapa48@gmail.com (Redazione Regionale) Rassegna stampa Thu, 20 May 2021 22:42:00 +0000
Dopo il sisma. Molise, il terremoto dimenticato http://www.spicgilabruzzomolise.it/molise/rassegna-stampa/dopo-il-sisma-molise-il-terremoto-dimenticato.html http://www.spicgilabruzzomolise.it/molise/rassegna-stampa/dopo-il-sisma-molise-il-terremoto-dimenticato.html Dopo il sisma. Molise, il terremoto dimenticato
rassegna.it Paolo De Socio, responsabile welfare della Cgil regionale, intervistato da RadioArticolo1.

“Il recente terremoto del Molise per fortuna non ha prodotto vittime, però i danni ci sono stati. Ma siccome hanno riguardato una zona circoscritta di una piccola regione, i riflettori si sono spenti troppo in fretta”. Lo afferma Paolo De Socio, responsabile welfare della Cgil Molise, intervistato da RadioArticolo1.

“Perciò stiamo sostenendo la causa dei sindaci e degli amministratori locali affinché le poche risorse messe a disposizione siano concentrate in questo nuovo cratere. Ma ne servono altre, perché i 2 milioni di euro annunciati dal Consiglio dei ministri bastano a malapena a coprire le spese per la prima emergenza”.

Stando a un sondaggio della Cgil regionale effettuato prima del sisma, il numero di edifici non idonei è altissimo, il 67%. “Chiaramente – osserva il sindacalista – questa ulteriore calamità ha peggiorato il quadro. Noi ribadiamo che servono investimenti in alta tecnologia e nelle infrastrutture, lo stiamo dicendo da molto tempo. C’è un problema di viabilità e di trasporto pubblico regionale e ora questo terremoto, con la conseguente chiusura dell'arteria principale che attraversa tutta la regione, lo ha rimesso drammaticamente in campo”.

“Si parla ancora una volta di autostrada – aggiunge De Socio – ma alla fine non ci sono collegamenti tra i Comuni e le arterie principali. Questo comporta una serie di disagi che la popolazione vive ogni giorno per raggiungere scuole e ospedali, ed è il risultato dell’isolamento atavico di alcune zone interne raggiunte con difficoltà persino dai mezzi di soccorso, come abbiamo visto dopo il sisma. Ricordo – conclude l’esponente della Cgil – che il Molise è una regione terremotata da sempre e che gli interventi ordinari devono essere fatti al più presto”.

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loretta.delpapa48@gmail.com (Redazione Regionale) Rassegna stampa Sat, 08 Sep 2018 15:11:21 +0000
CGIL Molise: il terremoto di ieri evidenzia le storiche criticità dell’intero sistema infrastrutturale regionale http://www.spicgilabruzzomolise.it/molise/rassegna-stampa/cgil-molise-il-terremoto-di-ieri-evidenzia-le-storiche-criticita-dell-intero-sistema-infrastrutturale-regionale.html http://www.spicgilabruzzomolise.it/molise/rassegna-stampa/cgil-molise-il-terremoto-di-ieri-evidenzia-le-storiche-criticita-dell-intero-sistema-infrastrutturale-regionale.html CGIL Molise: il terremoto di ieri evidenzia le storiche criticità dell’intero sistema infrastrutturale regionale
Molise web. A seguito degli eventi che stanno caratterizzando il Molise nelle ultime ore giunge un commento anche dalla CGIL Molise. 

"Nell’esprimere solidarietà e vicinanza alle tante persone che vivono un momento di sconforto a seguito del sisma di ieri e delle continue scosse tutt’ora in corso, oltre alla piena disponibilità per ogni qualsivoglia aiuto necessiti in queste ore, la CGIL Molise unitamente alla propria categoria del trasporto FILT CGIL, ritiene utile porre l'attenzione ancora una volta sul tema della mobilità, delle infrastrutture e delle loro criticità. Non si tratta di una psicosi né tantomeno di un allarme generalizzato frutto dell’emotività conseguente al drammatico crollo del Ponte Morandi a Genova. Le condizioni infrastrutturali e di viabilità del Molise sono notoriamente precarie, frane, smottamenti, alluvioni, terremoti, compromettono seriamente le opere viarie esistenti con ripercussioni pesantissime sulla mobilità delle persone e delle merci. Le criticità sono tali che, a fronte del terremoto di ieri avvenuto nel Basso Molise la chiusura seppur in via precauzionale della statale 647 Fondo Valle del Biferno, sta creando non pochi problemi di mobilità di cittadini e lavoratori oltre che della movimentazione delle merci. Il traffico deviato sulla vecchia e tortuosa statale 87, rappresenta una soluzione tampone, ma non può definirsi una vera alternativa. Emergono in queste circostanze tutte le criticità di una mancata programmazione e gestione di un piano strategico regionale della mobilità e viabilità che uniti ad uno scarso investimento sulle arterie cosiddette secondarie, rischiano di dividere in due una Regione , di isolare ancor di più le arre interne e i piccoli Comuni, oltre che minare alla radice le basi di un possibile rilancio. Se a tutto questo, si aggiunge la decisione irrazionale di sospendere (o chiudere definitivamente?) l’esercizio ferroviario sulla linea Termoli-Campobasso il cui collegamento viene oggi assicurato unicamente da bus sostitutivi (chiaramente assoggettati alle stesse problematiche e agli stessi vincoli che caratterizzano tutti i mezzi che percorrono la “Bifernina”), possiamo sicuramente dire che servono urgentissimi interventi per assicurare un minimo di certezze sul tema. La sottoscrizione della convenzione tra Regione Molise e Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), per dare il via al progetto di elettrificazione della tratta ferroviaria che va da Roccaravindola (Isernia) a Matrice (Campobasso), i cui lavori dovrebbero terminare nel 2022, rappresenta un passo importante che viene da lontano, occorre adesso programmare ulteriori interventi che riattivino il collegamento ferroviario verso Termoli. La CGIL Molise da tempo sostiene la necessità di investire risorse pubbliche sulla messa in sicurezza del territorio e del patrimonio infrastrutturale esistente, spronando i livelli nazionali a fare altrettanto per le opere di interesse nazionale. Abbiamo più volte dimostrato che spesso non si tratta di mancanza di fondi ma di scelte politiche sul linee strategiche. Noi riteniamo ad es. che sia più utile completare le tante opere incompiute e la messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti che continuare a immaginare progetti che molto spesso si fermano allo studio di fattibilità. Servono opere che si innestino su un disegno organico di mobilità in grado di fornire risposte adeguate e compatibili alle necessità del territorio, evitando di procedere ad es. come nel caso dell’autostrada del Molise. Occorre un grande piano di messa in sicurezza del territorio, servono investimenti che possono e debbono essere ottenuti anche dal livello nazionale. E' necessario un piano che consenta nel nostro piccolo di salvare il Molise da un declino diversamente inevitabile anche sul piano occupazionale. Sul tema la Cgil Molise, le categorie coinvolte, la CGIL Nazionale si attiveranno ad ogni livello per richiamare l’attenzione sul tema, prevedendo iniziative specifiche e di merito".

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loretta.delpapa48@gmail.com (Redazione Regionale) Rassegna stampa Fri, 17 Aug 2018 18:54:34 +0000