Erano presenti e presiedevano l’evento, svoltosi venerdì scorso presso la Sala Consiliare del Comune,note personalità dell’economia, della cultura e del sindacato pescaresi e nazionali: Paolo Castellucci, segretario provinciale dello S.P.I. (Sindacato Pensionati Italiani) CGIL di Pescara, Giacomo D’Angelo, presidente della U.L.E., Marco Presutti, insegnante e consigliere Comunale in rappresentanza del Comune di Pescara ed il Prof. Pierluigi Coccia, economista e Vice Direttore Generale emerito di Banca D’Italia.
L’inizio dell’ottavo anno di attività della ULE è stata l’occasione per presentare e lanciare il “Premio Federico Caffè”. Un’iniziativa , come ha sottolineato Paolo Castellucci, in fieri da diverso tempo; pensata e progettata soprattutto dal compagno Giuliano Colazzili, appassionato dirigente sindacale della CGIL e dello SPI, animato co-fondatore della U.L.E., recentemente scomparso ed al quale il Premio in parola è stato dedicato.
Il premio, una sorta di “borsa di studio” rivolta alle studentesse ed agli studenti dell’ultimo anno delle scuole di secondo grado abruzzesi o extraregionali intestate a Federico Caffè, ha lo scopo di far conoscere di più e meglio la figura dello studioso docente universitario pescarese, famoso nel mondo dell’economia italiana ed internazionale, ma una sorta di misconosciuto nella terra di origine, nella migliore tradizione del “nemo profeta in patria”.
Lo SPI CGIL e la U.L.E. si sono fatti parte attiva, quindi, con questa iniziativa, per offrire un contributo alla conoscenza ed anche in senso lato alla cultura della conoscenza soprattutto nella nostra regione, per onorare la memoria di Federico Caffè.
Dopo i saluti del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale, portati da Marco Presutti, il Presidente della U.L.E. Giacomo D’Angelo, ha brevemente ed efficacemente presentato alla platea il prof. Pierluigi Ciocca, anch’egli allievo di Federico Caffè ed abruzzese di nascita, che ha tenuto una “lectio magistralis” sul tema “Economia e Letteratura”. Durante l’intervento, il Prof. Ciocca ha evidenziato come, non solo una buona conoscenza, ma anche e soprattutto una buona padronanza della propria lingua madre possa contribuire ad una più ampia divulgazione del pensiero economico che gli specialisti del settore mettono in campo nel loro quotidiano studio e lavoro al fine di contribuire positivamente allo sviluppo economico delle popolazioni nazionali e mondiali. L’incontro è poi proseguito con diversi interventi da parte del pubblico presente e si è poi concluso con le relative repliche del Prof. Ciocca.
F.to: Robero Biagi
Foto: Bruno Imbastaro