Ieri, nella seconda e conclusiva giornata del congresso, che si è svolto nella sala Becci di Pescara, il primo sindacato dei pensionati, che nelle due regioni conta oltre 57mila iscritti, ha eletto anche i circa sessanta componenti del direttivo e i delegati al congresso nazionale.
La “Giornata della memoria” è stata ricordata e celebrata già nelle prime battute dei lavori congressuali quando, ieri mattina, è intervenuto Francesco Palaia, responsabile nazionale Spi Politiche della Memoria, accademico, storico e autore di numerosi saggi. «La storia serve a dare giuste e adeguate dimensioni ai fenomeni istituzionali e culturali, sottraendo la memoria dai rischi dell'oblio, delle rimozioni selettive e delle strumentalizzazioni politiche», ha sottolineato Palaia. «Ricordare le persecuzioni e le resilienze degli ebrei italiani oggi deve spingerci ad affermare la diretta responsabilità del fascismo sull'antisemitismo. Può e deve servire a suggerire a ciascuno di noi la necessità di vigilare ogni giorno sui rischi di un ritorno di pratiche e linguaggi che si esprimono anche nella società attuale». «Scegliere da che parte stare», ha concluso il sindacalista e storico, indicando alla platea la giusta strada da seguire, «senza timori di un confronto anche aspro e senza sciogliersi in un calderone indistinto in cui si tacciono, per convenienza politica, le specifiche responsabilità storiche».
Il dibattito, ricco e stimolante, è stato concluso dall'intervento di Lorenzo Mazzoli, segretario nazionale Spi Cgil che, nelle sue ampie e articolate analisi, ha affermato che: «In una società in profonda trasformazione come quella italiana in cui convivono invecchiamento della popolazione, denatalità e migrazione dal nostro paese di tanti giovani, sono necessarie scelte radicali». Mazzoli ha quindi indicato le priorità che lo Spi Cgil ha in agenda anche per il 2023: lavoro di qualità, welfare universale ed equità fiscale. In un tale quadro, il servizio sanitario nazionale, l'integrazione sociosanitaria e la non autosufficienza, costituiscono impegni per una rinnovata iniziativa sindacale da sviluppare a tutti i livelli».
Nel pomeriggio, infine, si sono svolte le elezioni nel segno della continuità. Iovito, 70 anni di Lama dei Peligni, segretario Spi Cgil dal 2018, continuerà infatti a guidare il sindacato dei pensionati fino al 2027. (l.c.)