La Corte di Cassazione ha sospeso, con effetto immediato, le operazioni relative al referendum sul lavoro promosso dalla Cgil e che avrebbe dovuto svolgersi il 28 maggio. Una decisione presa come noto dopo la conversione in legge, avvenuta in Senato il 19 aprile, del decreto che abolisce le norme su voucher e appalti.
Il referendum dunque non si terrà più, come ha ratificato l'Ufficio centrale della Cassazione, sicché il capo dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Viminale - come informa il ministero dell'Interno - ha diramato la relativa circolare ai prefetti, che dovranno darne comunicazione a tutte le istituzioni e gli uffici interessati sui territori.
Per la Cgil la conversione del decreto è stato un primo grande traguardo, che non esaurisce però gli obiettivi generali della campagna messa in campo dal sindacato e che oggi si prefigge la trasformazione in legge della Carta dei diritti universali, una legge d'iniziativa popolare sostenuta da una grande mobilitazione. E' per questo che l'azione della Cgil non si fermerà: .